La donna è un universo a se stante, e su questa affermazione sono moltissimi quelli che si trovano d’accordo; non vuole essere né un complimento né un qualcosa di dispregiativo, ma solo un’espressione che, a pensarci bene, contiene mille verità. Senza voler fare nessun tipo di paragone o competizione con l’uomo, è infatti notorio, per ammissione delle stesse donne, che i maschietti sono sostanzialmente più semplici, spontanei, agiscono con più naturalezza, e difficilmente appaiono diversi da quelli che sono nella realtà, le donne invece…..anche no!
Diciamo pure che nel rapporto di coppia tra un uomo ed una donna esistono migliaia di variabili, di situazioni cosiddette ‘contingenti’, che influiscono senza dubbio sullo sviluppo dello stesso; in parole povere tutto dipende dal tipo di vita che i due componenti della coppia conducono, o almeno ciò succede nella maggior parte dei casi. E già, anche perché altrimenti la vita di coppia serebbe forse troppo monotona e piatta, qualche complicazione ci deve pur essere, no?
Profilo di una ‘donna di casa’
Prendiamo in considerazione una coppia in cui lavora solo lui, mentre lei (per scelta e mai per obbligo) resta in casa a sbrigare le faccende domestiche ed a curare la crescita dei figli; va da se che lo scenario sarà completamente diverso da quello che invece si incontra in una famiglia dove a lavorare sono entrambi. La donna che sceglie di condurre una vita da casalinga, o che magari la deve obbligatoriamente fare perché ci sono dei figli da seguire, e con lo stipendio del marito ce la si fa, avrà un mondo completamente diverso da una che invece lavora, sono due routines completamente differenti.
Fare la casalinga ed assolvere a tutta quella serie di compiti che, alla fin fine, sono certamente molto più pesanti di una giornata di lavoro in fabbrica o magari in un ufficio pubblico, porta la donna ad una progressiva ‘robotizzazione’ dovuta alle inderogabili ‘scadenze’ che le si presentano durante il corso della giornata; se a ciò si aggiunge che difficilmente riesce a trovare un po’ di tempo libero per se stessa e per praticare magari un po’ di sport, o qualsiasi altro hobby le interessi, viene da se che a fine giornata, nell’80% dei casi, è distrutta, nervosa, e molto probabilmente infelice. Sembra una visione apocalittica della vita matrimoniale ma, visto il sempre crescente numero di matrimoni che vanno a rotoli in poco tempo, e conseguentemente quello dei divorzi, pare risponda a verità.
Profilo di una ‘business woman’
Totalmente diverso è invece il mondo della cosiddetta donna in carriera; si parte già dal fatto che quando si parla di donna in carriera, o si presuppone che sia single o, nel caso avesse invece una famiglia e dei figli, che sia il marito quello che rimane in casa a fare il ‘casalingo’ mentre lei assicura un introito alla famiglia. Esiste anche una terza possibilità che è quella di poter contare su qualcuno che si prenda cura della casa e della crescita dei figli, come dei nonni disponibili o una collaboratrice domestica.
Ad ogni modo, anche questo tipo di vita ha i suoi aspetti negativi; la business woman infatti, non partecipa attivamente al processo di crescita dei figli, ha probabilmente meno tempo da dedicare a se stessa a causa dei tanti impegni di lavoro, e molto probabilmente torna a casa ancora più stressata della sua collega casalinga. Tutto sta nel trovare i giusti equilibri nella vita, e sono tantissime anche le coppie che sanno essere felici nonostante vivano quotidianamente questo tipo di problematiche, è tutta questione di forza di volontà e di sapersi organizzare.
Cosa cambia nel rapporto di coppia
Se si è davvero innamorati e quindi disposti al sacrificio pur di condividere una vita cercando di essere sereni e felici, sia che si lavori entrambi, sia che lavori uno solo e l’altra faccia la casalinga (o viceversa), sia se si fosse costretti a chiamare qualcuno disposto ad assolvere alle faccende domestiche ed a prestare attenzione ad eventuali figli, la cosa che dovrebbe fungere da collante per tenere ben saldo il rapporto è senza dubbio il dialogo.
Se la coppia parla ha buone possibilità di mantenersi in piedi, in caso contrario, sempre in base a statistiche, è destinata a sfasciarsi. Meglio dunque, a prescindere dal tipo di lavoro che si faccia e dal conseguente ritmo di vita che si conduce, che si vivano intensamente i momenti in cui la famiglia è unita, che si sia sempre pronti, appena possibile, a mettere per un attimo tutto da parte ed a ricordarsi che bisogna lavorare per vivere e non vivere per lavorare, ed a non commettere mai l’errore di pensare che il lavoro venga prima della famiglia, poi tutto dipende dalla visione della vita, che è assolutamente soggettiva e non si può contestare.